Tolleranza zero #proposta #piùsicurezza #ipocrisiazero #programma #civicamazzoli
C’è chi la identifica con l’inasprimento delle norme di pubblica sicurezza e chi invece la associa alla fermezza di alcuni sindaci “sceriffo”. Visioni diverse, politiche differenti, ma con lo stesso difetto di relegare la tolleranza zero ad una funzione solo repressiva, quasi ignorando che nella teoria delle finestre rotte da cui deriva la prevenzione ha un peso determinante.
Ad esempio, se il vetro rotto di una finestra non viene sostituito per tempo, è facile che i vandali pensino di rompere altre finestre e che in seguito decidano di entrare nel palazzo per occuparlo o rovinarlo. Il disordine chiama disordine, il degrado chiama degrado. Per la teoria delle finestre rotte quando si diffondono l’abitudine al disordine e l’emulazione negativa inizia una spirale di degrado urbano e sociale; viceversa, con la cura e il controllo dell’ambiente urbano si riducono gli atti vandalici e il rischio di altri crimini più gravi.
In ragione di questa teoria, la tolleranza zero assume qui la forma concreta di politica preventiva, prima che repressiva. Affrontare i problemi prima che diventino grandi e rimuovere tempestivamente ogni motivo d’attrazione per degrado e comportamenti illegali, contribuisce a creare un clima positivo di ordine e sicurezza. Prevenire è meglio che reprimere.
La prima cosa da fare è quindi quella di preservare e migliorare il decoro urbano, curando strade e marciapiedi, potando gli alberi e salvaguardando l’ambiente, mettendo in sicurezza gli edifici e le opere pubbliche, riqualificando le aree dismesse, assicurando una buona illuminazione pubblica. Piccole cose, semplici e di buon senso, forse prive di fascino elettorale, ma che possono realmente migliorare la qualità della vita nel paese.
Lo stesso approccio vale anche per risolvere le annose problematiche dell’edificio che ospita il commissariato di polizia. Chi tutela la nostra sicurezza deve avere una sistemazione decorosa e funzionale alle moderne esigenze di polizia. Continuare a far finta di nulla sarebbe un grave autolesionismo, tafazzismo.
Un paese pulito e ordinato è un paese sicuro e funzionale.
Un paese sicuro e funzionale è un paese bello e felice.
Un paese bello e felice è fiero dei suoi edifici, delle sue vie, delle sue attività, della campagna nella quale è immerso.
Oltre ad essere una valida politica preventiva, la tolleranza zero è un’arma fantastica nelle mani del bravo elettore che si reca alle urne. Ogni singolo cittadino può fare molto per la sicurezza e il decoro del proprio paese, basta non votare gli amministratori che negli ultimi anni hanno declassato il paese e fatto retrocedere la sua sicurezza.
Tolleranza zero verso l’ipocrisia delle buche nelle strade, tanto ci sono sempre state.
Tolleranza zero verso l’ipocrisia ecologista affetta da amnesia sulla discarica abusiva.
Tolleranza zero verso l’ipocrisia sinistra che nega la realtà, verso la retorica del va tutto bene, basta con gli allarmismi.
La vitalità del paese dipende dal voto che il singolo cittadino esprime nel segreto dell’urna.