Meno cemento più sgomento
Nell’offensiva mediatica agostana si è appreso direttamente dal Sindaco che a Persiceto il piano strutturale comunale dà la possibilità di costruire il numero esorbitante di ben 6.300 (seimilatrecento) alloggi.
Come se la popolazione residente potesse magicamente raddoppiare, mentre negli ultimi tre anni invece si mantiene sostanzialmente stabile, poco meno di 28.000 unità.
La conseguente difficoltà in cui versano tanti comparti edilizi potrà anche portare a una riduzione del cemento (giocoforza e certo non per lungimiranza della politica locale), ma soprattutto lascia sgomenti quella che potrebbe rivelarsi la più grande bolla immobiliare della storia del paese.
Tanto più sono gli alloggi da realizzare quanto più sono i comparti edilizi che l’amministrazione locale deve avviare (ad oggi quasi una cinquantina).
In un contesto sfavorevole, però, con l’aumento dei comparti si moltiplicano pure i fattori di rischio per le imprese edili (l’industria principale sul territorio).
Anche la bolla, quando si espande troppo come conseguenza economica di una politica locale di tipo speculativo, prima o poi esplode.