L’invenzione cristiana della laicità Dario Antiseri
«La realtà è che con il messaggio cristiano ha fatto irruzione nella storia degli uomini l’idea che il potere politico non è il padrone della coscienza degli individui, Kaysar non è Kyrios. Con ciò il potere politico veniva desacralizzato e le richieste di Cesare sarebbero state ormai sottoposte al giudizio di legittimità di coscienze inviolabili. Non fu la Grecia a passare all’Europa i suoi dei. Il Dio delle popolazioni europee è il Dio della bibbia e del Vangelo, è il Dio giudaico-cristiano che relativizza il potere politico, e che, insieme, desacralizza la natura rendendola disponibile, …»
L’idea di libertà è una chiara conseguenza del messaggio cristiano.
«E il punto di maggior rilievo è che: Cesare non è il Signore. Il cristiano è anti-idolatrico: lo Stato non è assoluto, non è sacro. E non è sacra nemmeno la natura. In breve: desacralizzato il potere politico, disincantata la natura.»
Con buona pace di statalismo, ambientalismo e delle chiese che si ostinano a far politica.
«In conclusione: Laicità dello Stato e secolarizzazione sono realtà estranee o addirittura incompatibili con il messaggio cristiano o ne costituiscono invece conseguenze senza le quali l’Occidente non esisterebbe?»
Lasciar perdere la libertà per gli occidentali significa privarsi del futuro.
Un libro per cercare più di imparare che di aver ragione.